Casale Piscini

Nel 1833 (Catasto Gregoriano) il territorio della Montagna di Torricchio comprendeva campi, prati falciabili, pascoli, pascoli cespugliati e boschi cedui; i nuclei principali di aree coltivate erano presenti sui pianori di vetta compresi fra il Monte Cetrognola e il Monte Torricchio, sul pendio terrazzato del versante orientale del Monte Cetrognola, su alcune aree di fondovalle presso il Casale Piscini e in località Fontanelle Secondo il catasto del 1943 tutte le aree coltivate sono state abbandonate e al loro posto si trovano ora prati falciabili nelle porzioni più favorevoli e pascoli nelle altre; i prati falciabili sono localizzati in due sole località e precisamente sui pianori fra il Monte Cetrognola e il Monte Torricchio e nelle aree di fondovalle del Casale Piscini. Ai nostri giorni, infine, anche i prati falciabili di alta quota dei pianori fra il Monte Cetrognola e il Monte Torricchio sono stati abbandonati e le uniche aree che ancora rimangono sono quelle di fondovalle presso il Casale Piscini.

Fino al momento dell'istituzione della riserva, la Montagna di Torricchio era una tenuta in zona montana destinata al pascolo estivo degli ovini, che vi risalivano dalla campagna romana; essa racchiude in sé tutte le caratteristiche ambientali della media montagna dell’Appennino Centrale.

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